Biorivitalizzazione

La biorivitalizzazione, nota anche come biolifting, è una cura estetica non invasiva: si tratta di un lifting non chirurgico che restituisce elasticità e tono ai tessuti cutanei. Questo innovativo trattamento consiste nell’iniezione di un mix di farmaci bio-stimolanti (come l’acido ialuronico), sali minerali e vitamine e ha tre diverse funzioni:

ringiovanire la pelle e diminuire le rughe

produrre un effetto anti-ossidante (contrastando l’azione dei radicali liberi, che sono i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare) e idratante (stimola il richiamo di acqua nei tessuti)

produrre un’azione ristrutturante, favorendo il ricambio cellulare e stimolando la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico (sostanze fondamentali per limitare il rilassamento cutaneo, che iniziano a diminuire con il passare del tempo)

Nel dettaglio l’acido ialuronico, che è un elemento naturalmente contenuto nel tessuto epidermico, agisce come una sorta di impalcatura, contribuendo al mantenimento della salute della pelle e garantendo una corretta idratazione, elasticità e tonicità.

Come è noto, per via del naturale invecchiamento biologico, la rigenerazione epidermica rallenta e la pelle inizia a perdere di tono ed elasticità: il risultato di questo processo è rappresentato da lassità cutanea e altri inestetismi.

La biorivitalizzazione viene quindi utilizzata per ringiovanire i tessuti del viso, spianare le rughe (della fronte, di espressione, della bocca, glabellari) e ridurre le occhiaie ma anche su altri difetti cutanei come il melasma e le macchie scure. Il biolifting viene impiegato con successo anche su alcune parti del corpo come la il décolleté, il collo, il dorso delle mani e l’interno delle braccia.

Queste piccole iniezioni di sostanze idratanti e nutrienti, effettuate in punti precisi del viso o del corpo, raggiungono gli strati più profondi del derma dove c’è maggiormente bisogno di acido ialuronico, collagene ed elastina e ne stimolano la naturale produzione (anche grazie ai microtraumi prodotti dall’ago, che mettono in moto i procedimenti di autoriparazione della pelle con la nascita di nuove cellule).

La biorivitalizzazione può aumentare la sua efficacia quando abbinata ad altri trattamenti estetici come: filler, lifting chirurgico, ossigenoterapia viso, terapia fotodinamica, luce pulsata, lifting, blefaroplastica, biostimolazione laser, lipofilling.

Con i filler in particolare, il bio lifting condivide l’iniezione sottocutanea di sostanze come l’acido ialuronico ma, mentre i primi sono trattamenti riempitivi indicati per spianare rughe più marcate, nella biorivitalizzazione la funzione è quella di idratare e stimolare la produzione di collagene ed elastina.

Durante la preparazione al trattamento, per aumentarne l’efficacia, si eseguono alcuni trattamenti come pulizia, scrub e peeling.

Le iniezioni avvengono con aghi sottilissimi o con una cannula di acido ialuronico abbinato ad aminoacidi e vitamine, non lasciano alcun segno sulla pelle e vengono eseguite in regime ambulatoriale: il numero di punture effettuato durante ogni seduta è variabile e dipende dalle zone del corpo o del viso su cui si opera.

La biorivitalizzazione è poco invasiva e indolore, al massimo l’ago potrebbe dare un lieve fastidio e provocare un accenno di pizzicore. In alcuni casi, come per le parti più sensibili, è possibile applicare una crema anestetica o iniettare, insieme alle altre sostanze, un anestetico locale per favorire una maggiore tolleranza dell’intero processo. Ogni singola seduta ha una durata di 10/20 minuti mentre arrossamento della pelle e piccoli lividi dovuti all’intervento, si riassorbono generalmente nelle 2 ore successive al trattamento.

In base alle necessità stabilite dal medico estetico le sedute devono essere ripetute a distanza di 20 giorni fino a compiere un ciclo di 4 sedute, si consiglia poi un ciclo di mantenimento una o due volta all’anno perché l’acido ialuronico viene assorbito dall’organismo. Già dalla prima seduta la pelle risulta più distesa, ma i risultati possono essere apprezzati appieno dopo circa quattro settimane, con una durata che può variare da 4 a 6 mesi. La temporaneità degli effetti è dovuta al fatto che le sostanze iniettate vengono assorbite dal corpo in modo del tutto naturale ma non c’è una produzione sufficiente per alimentare il processo di rigenerazione cutaneo.

Il biolifting è sconsigliato alle gestanti, a chi allatta e ai soggetti con malattie autoimmuni, infezioni cutanee locali, malattie infettive acute, allergie.

La biorivitalizzazione diventa un supporto alla progressiva diminuzione di elastina e collagene e un nutrimento periodico per le cellule: la funzione di stimolo alla produzione di queste sostanze, è la rivoluzione della medicina estetica, ormai sempre più indirizzata verso trattamenti poco invasivi e orientati al ripristino delle naturali caratteristiche dei tessuti.

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