Lipofilling

Il peeling per il viso è un processo cosmetico sicuro ed efficace, molto diffuso nella medicina estetica, che accelera il processo di rigenerazione delle cellule e conferisce tono ed elasticità al volto.

Il trattamento consiste nell’utilizzo di sostanze chimiche che, mediante l’ausilio di un pennello con setole morbide, vengono applicate sulla cute asciutta e pulita e agiscono come un vero e proprio esfoliante, favorendo la rimozione delle cellule morte o danneggiate. Le sostanze inducono un’azione infiammatoria che stimola la produzione di collagene, una proteina che rende la pelle più fresca, elastica e luminosa. Oltre a rinnovare il tessuto cutaneo, eliminare le cellule dell’epidermide danneggiate, favorire il turnover cellulare, il trattamento è consigliato per tutti quei pazienti che desiderano cancellare tracce di inestetismi come: macchie della pelle, ipercheratosi, cicatrici acneiche, smagliaturerughe superficiali, lentiggini, psoriasi, verruche, dermatite seborroica, o altri inestetismi dell’invecchiamento.

La più comune delle sostanze chimiche utilizzate è l’acido glicolico, un derivato della canna da zucchero, che, applicato sull’epidermide, ha la capacità di raggiungere gli strati più profondi a seconda della sua concentrazione. Altri prodotti adoperati sono l’acido mandelico, l’acido piruvico e l’acido salicilico. Dopo aver applicato il prodotto è necessario attendere un tempo di posa che varia in funzione del tipo di sostanza utilizzata, della sua concentrazione e dell’inestetismo che si vuole trattare. Trascorso questo lasso di tempo, l’esfoliante (o la miscela di esfolianti) viene rimosso e la pelle accuratamente pulita. In seguito è consigliabile l’utilizzo di prodotti specifici per incrementare l’effetto del trattamento: l’applicazione di sostanze attive ne aumenta notevolmente l’assorbimento (per esempio se il peeling è stato eseguito per eliminare le rughe, può essere utile applicare una maschera o una crema idratante).

Subito dopo il peeling la pelle è più sensibile, è assolutamente necessario proteggersi dai raggi solari ed evitare l’esposizione a lampade UVA-UVB per almeno quattro settimane: si sconsiglia infatti di sottoporsi al trattamento nel periodo estivo, preferendo quello primaverile.

Il trattamento è controindicato in gravidanza, per il rischio che le sostanze possano causare danni al feto, e in allattamento, per evitare che passino attraverso il latte al neonato.

Come per tutti gli altri trattamenti di medicina estetica il medico stabilisce il tipo di procedura da seguire in base alle necessità del paziente: il peeling infatti deve essere ben calibrato sulle condizioni dell’epidermide da trattare, differente da sede a sede, sull’età della persona e lo stile di vita. Il trattamento di peeling dovrebbe essere preceduto da una adeguata preparazione della pelle, che deve essere effettuata almeno una o due settimane prima applicando acidi a concentrazione bassa. Questi trattamenti preparatori consentono agli agenti di penetrare meglio e favoriscono una rigenerazione uniforme degli strati epiteliali e una pulizia da impurità, cellule morte e sebo.

I peeling chimici possono essere classificati in funzione della profondità alla quale vengono eseguiti, che dipende da diversi fattori: il tipo di inestetismo o disturbo da trattare, il tipo di esfoliante chimico utilizzato, la volontà di ripulire dalle cellule lo strato più superficiale della pelle (strato corneo) oppure quelli più profondi (epidermide e derma).

Peeling molto superficiale: esfolia lo strato più superficiale ed esterno della pelle, svolge un’azione limitata ed è indicato per ridurre l’opacità cutanea.

Peeling superficiale: agisce in maniera leggermente più profonda, fino allo strato basale dell’epidermide, a livello del quale crea una necrosi: è impiegato in caso di esiti cicatriziali e rughe superficiali.

Peeling medio: svolge un’azione di media profondità a livello dell’epidermide e del derma papillare, dove crea necrosi e infiammazione: è utilizzato per il trattamento di cicatrici da acne e varicella, acne e rughe di media profondità.

Peeling profondo: raggiunge gli strati più profondi della pelle, fino al derma reticolare, dove crea necrosi e infiammazione: è consigliato in caso di rughe e cicatrici particolarmente profonde.

La durata del trattamento dipende dall’area interessata e dell’acido utilizzato. Il medico può consigliare di ripartire il trattamento in più sedute a seconda del prodotto e dell’inestetismo, così da ottenere l’effetto desiderato in modo graduale e perfezionando progressivamente i risultati. Per mantenere i risultati costanti nel tempo è sufficiente un incontro mensile. La durata della seduta dipende dall’inestetismo da trattare e dalle caratteristiche del paziente, mediamente può variare dai 20 ai 40 minuti.

Il trattamento non è invasivo poiché non comporta iniezione cutanea ed è facilmente ripetibile. Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito all’esecuzione di un peeling chimico variano in funzione della profondità alla quale è stato eseguito, del tipo di esfoliante utilizzato, della sensibilità del paziente.

Risulta inoltre praticamente indolore e infatti non necessita di anestesia: si possono presentare effetti indesiderati lievi quali edema, gonfiori, arrossamenti, prurito, vescicole e bolle. La comparsa dei suddetti effetti è da considerarsi normale e, solitamente, tendono a risolversi in breve tempo. Le normali attività quotidiane o lavorative possono essere riprese immediatamente.

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